mercoledì 8 maggio 2013

Il guinzaglio



Prima di tutto, di solito raccomando un guinzaglio molto semplice e corto. Io uso normali corde di nylon che lego io stesso ai collari. Ovviamente se vi preoccupa la moda non dovete necessariamente seguire il mio esempio, ma io raccomando, in particolare per i cani problematici, che leghiate il collare più in alto possibile e non intorno al collo. La maggior parte dei collari si fermano sulla parte più resistente del collo dell'animale, il che consente loro di avere il pieno controllo della propria testa e a volte, se è un cane di una razza forte, anche il pieno controllo sul suo padrone! Se volete vedere un esempio di guinzaglio che uso, guardate le esibizioni canine dell'American Kennel Club.
È così che i conduttori di cani da esibizione tengono al guinzaglio i loro animali. Vedrete il conduttore e il cane correre intorno al recinto insieme, con il conduttore che tiene con leggerezza il guinzaglio e lo usa per far sollevare delicatamente la testa all'animale. I cani di questi spettacoli sembrano così orgogliosi di loro stessi a testa alta! E considerando il rapporto tra energia e linguaggio del corpo, probabilmente è proprio così che si sentono. No, non sono orgogliosi della toelettatura o del fiocco blu. A loro queste cose non importano. Nel mondo dei cani, la testa alta è un segno positivo del linguaggio del corpo, un segno di salutare autostima. Tenendo il guinzaglio in questa posizione, avrete anche il massimo controllo sul vostro cane, che potrà andare solo dove voi volete che vada.

Molti negli Stati Uniti sembrano amare i guinzagli allungabili perché credono che i cani abbiano bisogno di libertà durante la passeggiata. Ci sarà tempo per condividere un po' di libertà in seguito, ma sarà un tipo di libertà che potrete controllare. Non sono un grande amante dei guinzagli allungabili, tranne che per i cani più docili e tranquilli. Comunque alla fine la scelta del guinzaglio spetta a voi. Qualunque tipo sceglierete, non lasciate che l'eccitazione del vostro cane nel vedervi prenderlo e metterglielo sia il fulcro di tutta l'esperienza. In un episodio di Dog Whisperer Lola, un dalmata, impazziva e saltava addosso a Liz, la sua padrona, nell'istante stesso in cui prendeva il guinzaglio dall'appendiabiti. Poi il cane usciva di corsa dalla porta, allungando al massimo il guinzaglio e a volte strappandolo dalle mani della padrona. Inutile dire che questo è il modo più sbagliato di uscire di casa col vostro cane.

Uscire di casa


Sì, che ci crediate o no, c'è un modo giusto e uno sbagliato di uscire dalla porta. Prima di tutto, non lasciate mai che il vostro cane controlli l'attività come faceva Liz con Lola. Il vostro dominio di capobranco deve cominciare prima della passeggiata. Non mettete il guinzaglio al cane prima che sia in uno stato calmo-remissivo. Una volta che è calmo, mettetegli il guinzaglio e andate verso la porta. Non lasciate che il cane si agiti di nuovo mentre vi trovate davanti alla porta o sulla soglia.

Anche se dovete aspettare, assicuratevi ancora una volta che sia in uno stato calmo-remissivo. Solo allora aprite la porta. Uscite dalla porta per primi. Questa è la cosa che conta davvero. Uscendo dalla porta per primi, direte al vostro cane: «Io sono il capobranco, dentro e fuori casa».

Quando portate a spasso il cane, assicuratevi che resti accanto a voi o dietro di voi. Quando il cane precede il padrone o lo tira, significa che è lui che porta a spasso l'essere umano, è lui che guida il branco. Probabilmente siete abituati al fatto che il vostro cane voglia annusare ogni cespuglio, ogni albero e ogni macchia d'erba che vede. È normale per un cane, ma quando siete in «modalità migratoria», l'animale non si dovrebbe fermare finché non gli dite voi di fermarsi.

Immaginate se un branco di lupi dovesse percorrere quindici chilometri e ogni lupo facesse quello che vuole, annusando gli alberi e l'erba invece di andare avanti: il branco non arriverebbe mai al cibo. La passeggiata serve prima di tutto per creare un legame tra voi e il vostro cane e per dimostrare la vostra leadership, in secondo luogo per fare esercizio e solo in terzo luogo per lasciare che il cane esplori. Dovreste tenere il guinzaglio con fermezza, ma con il braccio rilassato, come se steste portando una valigia. E, cosa più importante, ricordate l'energia calmo-assertiva.

Pensate a Oprah! Pensate a Cleopatra! Pensate a John Wayne! Pensate a un'esperienza in cui vi sentivate calmi e padroni della situazione. Raddrizzate la schiena. Spalle dritte e petto in fuori. Fate tutto il necessario per possedere davvero l'energia calmo-assertiva e proiettarla attraverso il guinzaglio al vostro cane, che riceverà ogni segnale che manderete. Molti miei clienti sono rimasti stupiti da quanto si sia calmato il loro cane semplicemente aumentando l'energia calmo-assertiva e proiettandola verso di lui durante la passeggiata. Non è magia. E la natura all'opera. I cani desiderano istintivamente seguire un leader calmo-assertivo. Una volta che reclamerete per voi quel ruolo, loro vi seguiranno naturalmente.

Ora che avete stabilito il ritmo e state camminando ininterrottamente da qualche minuto, è arrivato il momento di lasciar andare il vostro cane davanti a voi, un pochino. Allentate la tensione sul guinzaglio e lasciate che faccia pipì, annusi l'erba e faccia quello che vuole. Ricordate, deve farlo quando lo dite voi. È questa la chiave. Ironicamente, quando darete al vostro cane il permesso di farlo, probabilmente trascorrerà meno tempo ad annusare in giro di quanto ne avrebbe trascorso se gli aveste permesso di farlo da solo sin dall'inizio. Quando porto a spasso il mio branco senza guinzaglio sulle montagne, di solito facciamo trenta o quaranta minuti di camminata con loro che mi seguono, e solo dopo permetto che vadano davanti a me per cinque minuti. Questo è il tipo di “libertà” di cui il vostro cane ha bisogno, ma sempre con regole, confini e limiti. Io permetto al mio branco di superarmi solo di una decina di metri. Se superano quel limite, ricordo loro le regole con un segnale vocale.

Personalmente il mio esercizio preferito insieme al branco, quello che prosciuga davvero la loro energia, è pattinare. Mi infilo i miei pattini in linea e pattino con dieci cani alla volta per le strade di South Los Angeles, e i cani, ovviamente, sono al guinzaglio. A volte la gente che incontro mi guarda stupita: non riescono a credere ai loro occhi. Ma i cani lo adorano. A volte li tiro, altre volte sono loro a tirare me, ma sono sempre io quello che comanda. Alla fine della sessione di tre o quattro ore, tutti sono stanchi e più che felici di restare calmo-remissivi per il resto della giornata!

Se non siete in grado di portare a spasso il vostro cane quanto richiede il suo livello di energia, allora il tapis roulant è una valida alternativa. Il tapis roulant non dovrebbe essere l'unico movimento che farà il vostro cane durante la giornata, perché, ricordate, lui deve camminare con voi. Ma è un ottimo modo di alleviare maggiormente lo stress di un animale che ha molte energie da bruciare. I cani sono come gli uomini nel mondo umano: entrambi possiamo concentrarci solo su una cosa alla volta! E quando il cane è sul tapis roulant, deve necessariamente concentrarsi.

Molti miei clienti sono scettici all'idea di mettere un cane su un tapis roulant. Pensano che possa farsi male, specialmente se è al guinzaglio. All'inizio è ovviamente necessaria una stretta sorveglianza, ma qualunque cane è in grado di usare il tapis roulant. Non è una mia invenzione: già nel 1576, il dottor Johannes Caius dell'Università di Cambridge descrisse una razza di cani che chiamò Turnspit (girarrosto). Questi cani erano stati appositamente addestrati per camminare su una sorta di tapis roulant che faceva girare gli spiedi su cui veniva arrostita la carne. Questa razza è ormai estinta, senza dubbio da quando sono stati inventati i forni a gas, ma se i cani potevano essere addestrati a camminare sui tapis roulant manuali già nel sedicesimo secolo, quanto potrà essere difficile addestrarli a camminare su quelli elettrici nel ventunesimo?

Uno dei miei clienti era il noto presidente del consiglio d'amministrazione di una società da sessanta miliardi di dollari. Il suo cane, un grosso pastore tedesco maschio era fuori da ogni controllo e aggrediva e mordeva la gente ma il padrone negava l'evidenza. Fu sua moglie a chiamarmi. Lavorai con suo marito per diverse ore e notai che era completamente sulla difensiva: non era colpa sua. Era tutta colpa di sua moglie e di suo figlio. Lui era un tipo impegnato e non aveva tempo per portare a spasso il cane. Gli dissi: «Be', dal momento che insiste di non poter portare a spasso il cane, almeno lo può mettere su un tapis roulant?» E lui rispose: «No, non esiste.

Questo cane non camminerà mai sul tapis roulant, nemmeno in un milione di anni». Io rimasi in silenzio. Quando finì di parlare, gli chiesi: «È pronto a vederlo su un tapis roulant?» Lui allora cominciò ad arrabbiarsi con me. «Le sto dicendo che questo cane non salirà mai su un tapis roulant!» Mi ci vollero cinque secondi per mettere l'animale sul tapis roulant e lui capì subito come funzionava. In pochissimo tempo si sentì a suo agio a correrci sopra. Il mio cliente era senza parole.

Non è il tipo di persona che sbaglia facilmente e in pochi osano dirglielo. Ma io ero lì per il bene del cane, non per il suo. Temo però che quell'uomo non fosse il tipo da sprecare molte energie a seguire i miei consigli... perlomeno finché non incapperà in una denuncia. Purtroppo questa è l'unica cosa in grado di spingere alcuni dei miei clienti a prendere sul serio il comportamento del proprio cane. Prima di mettere il vostro cane sul tapis roulant vi raccomando comunque di assumere un professionista che vi insegni le basi. Per un cane le prime due settimane sul tapis roulant sono un grande impegno mentale, perché il pavimento si muove e l'istinto gli dice di scappare quando questo accade! Ma dopo due settimane lo vedrete grattare vicino al tapis roulant, pregandovi di azionarlo. I cani diventano dipendenti da questo apparecchio, ma non c'è nulla di patologico. Se cominciate a velocità molto bassa e controllate il vostro cane attentamente finché non sarete sicuri che ci si trovi a suo agio sopra, dopo un po' dovreste poterlo lasciare lì e andare a sbrigare altre faccende, a patto di non allontanarvi troppo. Non lasciatelo mai sulla macchina troppo a lungo senza controllarlo, ovviamente. Camminare sul tapis roulant a una velocità ragionevole, pur non essendo un sostituto della passeggiata all'aperto, può essere un salutare contributo al regime d'esercizio fisico del vostro cane. È particolarmente importante per le razze forti che hanno bisogno di molta attività per controllare la propria dominanza e la propria aggressività.

Zainetti per cani

Per lui


Per noi














Un'altra tecnica che uso per i cani con alta energia che hanno bisogno di più esercizio è lo zainetto. Aggiungere peso a un cane durante la passeggiata o durante una camminata sul tapis roulant lo impegna di più. Gli dà anche qualcosa su cui concentrarsi, un lavoro da fare. I cani amano avere un lavoro e, come ho già detto, non possono fare più di una cosa alla volta. Se sono concentrati sul camminare e portare un peso, è molto meno probabile che pensino a inseguire ogni gatto che incontrano o che abbaino ai ciclisti. Avete mai visto un boy scout marciare durante un'escursione? Per quanto possano essere iperattivi al campo, sono sempre calmi e remissivi quando marciano con lo zaino sulle spalle! Portare uno zaino quasi sempre calma il cane: è come il Prozac, ma senza effetti collaterali. Gli zainetti esistono in varie dimensioni e tipi: cercate «zaino per cani» su Internet per trovare quello giusto per il vostro cane. Va riempito con un peso tra il 10 e il 20 percento del peso corporeo del cane, a seconda del suo livello di energia e delle sue necessità.

Gli zainetti hanno fatto miracoli con molti dei cani che ho rieducato. Coach, un boxer aggressivo e morbosamente protettivo, mostrava un comportamento talmente incontrollabile che la sua soppressione era programmata per il giorno stesso in cui venni a lavorare con lui. Anche se aveva frequentato corsi di obbedienza, la sua famiglia non lo portava mai a fare una passeggiata. Con passeggiate regolari e nuove regole, confini e limitazioni da parte di tutta la famiglia, Coach è diventato così beneducato che ora va a scuola a piedi con il suo padroncino di otto anni e porta i libri del bambino nel suo zaino per cani. Non c'è niente di più terapeutico per un cane che dargli un lavoro da fare, e portare lo zainetto è un lavoro. Coach è un cane uscito dal braccio della morte per diventare un compagno affidabile in pochissime settimane.

Professione dog-sitter


Infine, se proprio non riuscite a portare a spasso il vostro cane, se siete malati o impediti in qualche modo, vi suggerisco di assumere un dog-sitter professionista. Non è la situazione ideale per formare il legame capobranco-gregario col vostro cane, ma lo aiuta ad abituarsi a un capobranco umano. Alcuni padroni che conosco portano a spasso il loro cane la mattina e la sera e assumono un professionista per far sì che l'animale possa fare esercizio a mezzogiorno. Non tutti possono permettersi questo lusso, ma per quelli che possono, scommetto che è molto meno costoso che pagarsi un avvocato nel caso in cui i problemi comportamentali del vostro cane vi procurino una denuncia. Ovviamente dovreste controllare le referenze del dog-sitter e osservarlo durante la passeggiata. Riesce a controllare i cani? Lo trascinano in giro o gli mostrano rispetto? Assicuratevi di sentirvi a vostro agio lasciando il vostro animale con lui. Il cane non si lamenterà quando verrà riportato a casa, perciò dovrete basarvi sul vostro giudizio.

I cani hanno bisogno di un lavoro

Esercizio costante (che non sostituisce la passeggiata)
Pet therapy
Salvataggio




I cani sono stati creati dalla Natura per avere un lavoro da svolgere. In natura il branco funziona come una macchina ben oliata, e quando migliaia di anni fa l'essere umano addomesticò il cane, lo allevò specificamente per sfruttarne le innate capacità lavorative. La selezione delle razze avvenne in base al modo in cui avremmo potuto sfruttare a nostro vantaggio quelle potenzialità. Ci piaceva, ad esempio, il modo in cui un cane sapeva saltare gli ostacoli. O come un altro scavava nel terreno.

Lavorando il cane, raggiunge l'autostima
utile per il rapporto con il proprietario.
O come un altro ancora recuperava la cacciagione o sapeva radunare il bestiame. Il 95 percento delle razze canine in origine erano razze da lavoro; non più del 5 percento sono state allevate come razze da grembo. I cani, sia selvatici che domestici, sono nati per lavorare. Ma nel mondo moderno non sempre abbiamo del lavoro da far svolgere ai nostri animali con particolari talenti.

Perciò passeggiare è il lavoro più importante che potete assegnare al vostro cane. Camminare con voi, il suo padrone, è un'attività sia fisica che mentale. Quando avrà portato a termine questa forma primaria di esercizio, solo allora potrete fare le altre cose che vi piace fare insieme, come giocare con la palla, nuotare in piscina o fare numeri di abilità, ossia le attività più eccitanti per il cane. Proprio come non lascereste mai i vostri figli al parco giochi tutto il giorno, dovete stabilire anche dei limiti per queste attività più frenetiche del vostro cane. E, come per il giardino, neppure queste attività possono sostituire una passeggiata. Dopo la passeggiata, il vostro cane entra naturalmente nella modalità di riposo più profonda, quella che gli esseri umani chiamano «meditazione». Quando il cane «medita», potete uscire di casa e andare avanti con la vostra giornata: saprà che voi siete il capobranco e che tutta la sua energia è stata incanalata in maniera giusta e costruttiva.

Preparare il cane al lieto evento


Presumendo che non siate nella situazione descritta in il precedenza, ci sono molte cose che potete fare per preparare il vostro cane all'arrivo di un bambino e, cosa più importante, per condizionarlo a rispettare il nuovo arrivato come un altro capobranco. Dovete cominciare subito.

Qualunque potenziale debolezza nel vostro legame di capobranco-gregario deve essere corretta immediatamente.

Se il vostro cane è eccessivamente dipendente, ansioso o ha problemi di ansia da separazione, potrebbe reagire in modo preoccupante a un mutamento nella struttura del branco. Per quanto difficile possa sembrare, dovete desensibilizzare il vostro cane cominciando a comportarvi con più freddezza nei suoi confronti molto tempo prima che il bambino nasca. Non lasciate che vi segua nervosamente come un'ombra quando girate per la casa. Non permettetegli più di dormire con voi.

Stabilite delle nuove regole riguardo ai mobili su cui gli è permesso sedersi. Fategli capire che la stanza del bambino è off-limits. Portatelo a spasso insieme a una carrozzina o a un passeggino, assicurandovi che si mantenga sempre dietro di esso. Incoraggiate la calma sottomissione durante queste passeggiate e ricompensatela.

Quando il bambino sarà nato, portate a casa una copertina o un indumento del piccolo con il suo odore addosso e fatela annusare al vostro cane. Questo è un modo per presentargli il piccolo prima che si incontrino davvero. Non mettete l'indumento sotto il suo naso per farglielo annusare.

Lasciate che lo annusi dall'altra parte della stanza, poi fatelo venire più vicino, ma mai più vicino di quanto gli consentirete di andare al bambino (questa non è una cosa innaturale da chiedere al vostro cane. Ricordate che in natura la mamma cane inizialmente tiene i cuccioli lontani dagli altri membri del branco). Il cane deve essere sempre calmo-remissivo in presenza dell'odore del bambino.

Correggete qualunque comportamento ansioso o fissato. Ricompensate solo il comportamento calmo-remissivo.

Quando il neonato verrà a casa, non presentatelo al cane fuori dalla casa. Assicuratevi che il piccolo sia dentro, poi invitate il cane a entrare per ultimo. Chiarite che quella è la casa del bambino, non la sua. Presentategli il bambino per gradi. Cominciate col lasciarglielo conoscere dall'altra parte della stanza. Poi piano piano potrete lasciarlo avvicinare. La vostra energia calmo-assertiva è di fondamentale importanza.

Quando Ilusion si sentì pronta a lasciarmi portare i miei figli in mezzo al branco, camminai tra i cani portandoli in braccio e proiettando il massimo dell'energia calmo-assertiva che ero in grado di proiettare.

Tenevo i miei figli con orgoglio.








Stavo comunicando al branco che quei piccoli erano parte di me, il loro capobranco, e che quindi dovevano essere rispettati nello steso modo in cui veniva rispettato il capobranco.

I miei figli hanno poi imparato da me come comportarsi. Mi hanno osservato interagire con i cani e                         hanno imitato il mio atteggiamento.

Oltre a sensibilizzare il cane in presenza del bambino dovete anche insegnare a quest'ultimo man mano che cresce a rispettare il cane restando il suo capobranco. La supervisione è molto

importante. I cani non dovrebbero mai restare soli con i bambini piccoli che stanno imparando a camminare e che sono troppo pieni di energia. I bambini devono imparare a non tirare orecchie e coda e a non giocare mai a tira e molla con un cane. Se il bambino diventa troppo irruente, è il momento giusto per trattenerlo e distogliere la sua attenzione dal cane o per mostrargli un modo diverso di toccare l'animale. Più ripeterete le cose, più il piccolo imparerà il modo giusto per avvicinarsi a lui. Alla fine il cane capirà che il bambino non vuole fargli del male. Ho insegnato ad André e Calvin sin da piccoli a riconoscere i segni del linguaggio del corpo di un cane per capire quando è il momento giusto per accarezzarlo. Li ho incoraggiati ad aiutarmi a dar da mangiare ai cani e ho insegnato loro a non dare mai ai cani la ciotola finché non sono seduti e calmo-remissivi.

Insegnate ai vostri figli il modo giusto per avvicinarsi a un cane che non conoscono, senza toccarlo, parlargli o guardarlo negli occhi finché l'animale non è suo agio e calmo-remissivo in vostra presenza. Quando i miei figli furono in grado di camminare, iniziarono ad aggirarsi per il branco come se fossero i signori e padroni. Fate come ho fatto io, insegnate ai vostri figli a essere capibranco dalla nascita. Una generazione di cani vi ringrazierà per questo!

Visitatori


Come trattare i visitatori che vengono a casa vostra può essere un problema per un cane. La maggior parte della gente vuole che i cani siano se non loro protettori, perlomeno una sorta di sistema d'allarme. Se un estraneo entra in casa la notte, è ovvio che i padroni vogliano che il loro cane li avverta. Allo stesso tempo, vogliono anche che l'animale si comporti bene e sia docile quando gli amici o il postino suonano alla porta. È difficile avere entrambe le cose. Come può il cane cogliere la differenza tra un ladro e un ospite se la persona è dall'altra parte della porta? Sta al padrone insegnargli le buone maniere da usare con chi entra in casa e fare in modo che si comporti bene quando necessario.

Quando un visitatore arriva alla porta, assicuratevi che il cane smetta di abbaiare immediatamente e sia in posizione seduta e calmo-remissiva quando la persona entra. Non permettete mai che salti addosso all'ospite. Allo stesso tempo, istruite il nuovo arrivato a non salutare mai il cane nella maniera tradizionale, ma sbagliata. Mai abbassarsi al suo livello, accarezzarlo e parlargli! Il vostro ospite deve imparare le regole che uso per i visitatori del Dog Psychology Center: niente carezze, niente parole e mai guardare i cani negli occhi al primo incontro. Al cane deve essere consentito di abituarsi con cortesia all'odore dell'ospite prima che questi gli dimostri affetto. I cani sono in grado di ricordare migliaia e migliaia di odori diversi, quindi dopo una o due visite l'ospite gli sarà già diventato familiare. Ma con ogni persona nuova, ripetete il medesimo rituale.

Anche il temuto postino può diventare un problema per il cane. Poiché i cani vivono in un mondo di causa ed effetto, se il vostro cane si abitua ad abbaiare quando arriva il postino nella sua mente le cose andranno così: “Arriva il postino. Io abbaio e ringhio. Il postino va via. Io l'ho spaventato”. In alcuni cani dominanti e aggressivi una cosa del genere può far rinascere l'istinto predatorio e potenzialmente incitare all'aggressione verso il postino. E per voi, il padrone, questo potrebbe tradursi nel dovervi andare a prendere la posta all'ufficio postale o, peggio ancora, in una denuncia. Oggi negli Stati Uniti le Poste prendono molto sul serio la sicurezza dei loro impiegati. In un caso trattato in una puntata di Dog Whisperer, non solo il padrone del cane, ma l'intero vicinato aveva perso il privilegio della consegna a domicilio della posta! (E immaginate quanto questo fatto abbia reso popolare il padrone del cane tra i vicini...) Abbiamo risolto il problema condizionando il cane a non abbaiare affatto quando un estraneo si avvicina alla porta. Una volta raggiunto un certo progresso in questo campo, mi sono vestito da postino e mi sono avvicinato ripetutamente alla porta finché il cane non aveva perso ogni desiderio di abbaiarmi contro. Il padrone in questo caso ha dovuto fare una scelta, ossia rinunciare al suo “sistema d’allarme” per riavere indietro la consegna a domicilio della posta. Ricordate che potete sempre sostituire il cane con un vero sistema d'allarme, ma non potrete mai sostituire un postino con qualcos'altro!

Andare dal toelettatore e dal veterinario


Ogni volta che introduciamo il cane in una situazione nuova e sconosciuta, è importante prepararlo. Quasi tutti si muniscono di biscottini per tentare di calmare il cane, ma se l'animale è già in preda al panico, probabilmente questo trucco non funzionerà. Ricordate che i cani non hanno idea di cosa sia un toelettatore. E non capiscono perché devono fare dei controlli periodici dal veterinario. Sono molto pochi i cani che non protestano quando vengono toelettati o portati dal veterinario per la prima volta e ancora meno quelli che non si innervosiscono. Entrambe sono situazioni molto innaturali per loro. Per questo il toelettatore e il veterinario dovrebbero agire anche da comportamentisti e alcuni purtroppo non ne sono capaci. In fondo non è il loro lavoro. Sta a voi rendere queste esperienze più piacevoli per il vostro cane.

Prima di portare il vostro amico a quattro zampe nello studio di un veterinario, è importante che lo teniate e lo tocchiate allo stesso modo in cui lo farà il dottore. È qualcosa che dovreste fare gradualmente, ma costantemente molto prima della visita. Deve essere convinto a lasciarsi toccare in alcune zone in cui di regola non verrebbe toccato. La maggior parte di noi tocca i cani per dare affetto, accarezzando la testa, il corpo, grattandogli la pancia e la schiena. Un dottore invece gli aprirà la bocca, gli controllerà gli occhi, le orecchie e il sedere. Potete aumentare le possibilità di una visita tranquilla « giocando al dottore » col vostro cane a casa. Coinvolgete tutti, anche i bambini. Fate indossare a qualcuno un camice come quello che indossa il veterinario. Fate in modo che il cane si abitui ad alcuni degli strumenti usati dal dottore, anche se in versione giocattolo.

Fatelo abituare all'odore del disinfettante. Durante queste finte sedute dal veterinario
potete anche fargli un massaggio o dargli dei premietti per creare un'associazione positiva.

Comportatevi nello stesso modo quando dovrà andare dal toelettatore. Gli unici cani che si sentono a loro agio dal toelettatore sono quelli che discendono da una lunga generazione di cani da mostra. Stranamente questi sembrano ereditare la calma dei loro genitori in circostanze simili. Per gli altri cani, invece, può essere un incubo. Ricordate Josh, il «Gremlin chiomato»? Non so dirvi quanti dei miei clienti hanno più paura di portare il loro cane dal toelettatore che di andare dal dentista!

Dato che sono molto competitivo, ho sempre amato le sfide. Per me è eccitante lavorare con un cane instabile e cercare di aiutarlo a diventare equilibrato. Perciò quando lavoravo come toelettatore a San Diego e avevo cani come Josh, per me era un piacere. È come per un cowboy che deve cavalcare un toro o domare un cavallo selvaggio: è eccitante. Né io né il cowboy facciamo del male agli animali, ma vogliamo semplicemente domarli. Di fronte a me vedevo l'opportunità di domare l'animale in questi cani, facendoli allo stesso tempo apparire belli nell'aspetto. Se un cane era facile da domare, bene, ci mettevo meno tempo. Ma un cane difficile non era un ostacolo per me.

Ovviamente i cani percepivano la mia energia positiva, perciò riuscivo a rendere la toelettatura un'esperienza piacevole per loro. Ma posso capire perché la maggio parte dei toelettatori ha timore di questi cani. Odiano che gli venga affidato un animale che potrebbe morderli e in consciamente danno la colpa al cane. I cani percepiscono questa energia negativa e ciò aumenta la loro ansia. La verità è che i cani si comportano così perché i loro padroni' non li hanno mai preparati a queste situazioni.

Proprio come si prepara un cane ad andare dal veterinario, potete organizzare diversi scenari per condizionare gradualmente il vostro amico peloso a sentirsi più a suo agio dal toelettatore. Comprate delle forbici e provatele su di lui per valutare la sua reazione in anticipo. Se il cane e nervoso, aspettate che abbia fame. Dategli la sua pappa e, mentre mangia, cercate di usare le forbici vicino a lui. Fatelo diverse volte. Il cane comincerà ad associare questi strumenti con l'ora dei pasti, il che renderà la visita dal toelettatore un'esperienza molto più piacevole.

E, cosa più importante e che non ribadirò mai abbastanza, prima di portare il cane dal veterinario o dal toelettatore, portate il cane a fare una lunga ed estenuante passeggiata! Idealmente dovreste portare a spasso il vostro cane come al solito prima di uscire per andare dal veterinario o dal toelettatore, e quando arrivate lì, dovreste fargli fare un'altra passeggiata intorno all'isolato. Se il cane arriverà nel posto nuovo dopo aver fatto esercizio, avrà meno energia accumulata e sarà meno ricettivo a nuove situazioni che potrebbero incutergli timore. Assocerà l'andare in un posto nuovo a un'altra passeggiata e a più tempo da trascorrere con voi, e comincerà a non vedere l'ora di andarci.

Anche aggiungere dei premietti potrebbe essere d'aiuto, ma trascorrere del tempo di qualità col suo capobranco per lui sarà più piacevole di qualunque biscotto per cani sul mercato!

Andare al parco nelle aree dedicate ai cani



Le aree dedicate ai cani, specialmente quelle dove gli animali possono stare senza guinzaglio, sono un argomento molto scottante per molte comunità americane. Per il vostro amico a quattro zampe queste aree possono essere un lieto diversivo dalla sua routine. È possibile usarle per socializzare maggiormente il vostro cane o anche per farlo divertire a correre e a giocare con altri membri della sua specie. Ma non dovreste aspettarvi altro da questa esperienza. Queste aree infatti non sono il posto adatto per far sfogare all'animale l'energia in eccesso e non vanno mai e poi mai usate come sostituto della passeggiata. Perché ogni volta che si mettono insieme dei cani che non si conoscono, si rischia un conflitto. Il «potere del branco» è forte in un cane, ma ricordate che anche al Dog Psychology Center a volte mi ci vogliono delle settimane per introdurre un nuovo cane nel branco e il mio branco è composto da cani già stabili ed equilibrati! Potreste dire in tutta onestà che tutti i cani che frequentano il parco sono equilibrati e stabili? Siete assolutamente certi che il vostro cane lo sia? L'area per cani di un parco è di solito un ambiente chiuso da recinti o mura. E ogni volta che si “incarcerano” molti animali nello stesso posto, immancabilmente si verificano delle zuffe.

Questa situazione vi sembra familiare? Siete stanchi: è stata una giornata lunga. Non avete voglia di portare a spasso il cane. Perciò lo ficcate in auto. Il cane è sovreccitato. Voi dite: «Va tutto bene, Rex, andiamo al parco!» Il vostro cane percepisce la vostra energia e i vostri segnali.

Riconosce gli odori e i luoghi e capisce dove sta andando. Comincia a eccitarsi e salta su e giù per l'auto. Voi pensate: “Oh, è così felice di andare al parco!” E invece no, non è felicità. È eccitazione.

E dovreste sapere a questo punto del libro che l'eccitazione per un cane non equivale alla felicità.

Di solito significa energia frustrata e inespressa. Perciò cosa state facendo? State portando un cane frustrato e sovreccitato al parco. A seconda dell'indole del cane, potrebbe essere una vera catastrofe.

Quando un cane con un'energia eccitata, frustrata, ansiosa o dominante arriva al parco nell'area riservata ai cani, gli altri suoi simili ne percepiscono immediatamente l'energia. Questa verrà interpretata come instabile e, come ho già detto, i cani di solito non amano l'instabilità. Così gli altri gli si avvicineranno, lo sfideranno oppure scapperanno da lui, perché è troppo pieno di energia negativa compressa e pronta a esplodere. In questi casi vedere gli altri cani allontanarsi da lui potrebbe riattivare in un animale instabile l'istinto predatorio o aggressivo, perché per lui quello è il modo più facile per sfogare la frustrazione. Un cane in uno stato mentale simile potrebbe perciò mettersi nei guai, aggredendo un altro animale, e a quel punto tutti gli altri padroni comincerebbero a giudicarlo. Alcuni potrebbero prendere nota di quando quel cane viene di solito al parco per portare il loro in un altro orario. E quando il cane incontrerà questi padroni, loro emaneranno un'energia negativa, che lui percepirà, rendendo il parco un'esperienza altrettanto negativa.

Naturalmente conoscete già le mie raccomandazioni su quello che dovreste fare prima di portare il vostro cane al parco, vero? Portatelo a spasso! Fate una passeggiata di almeno trenta minuti, poi, dopo aver parcheggiato nelle vicinanze del parco, portatelo a spasso anche lì intorno. Se è un cane ad alta energia, usate uno zaino. Ricordate che dovreste usare il parco per far sì che il vostro animale socializzi di più e non come un sostituto per un esercizio fisico regolare. Fategli prosciugare quanta più energia possibile, poi portatelo al parco quando il suo livello di energia sarà vicino allo zero. In quel modo, quando ci arriverà sarà rilassato, ma potrà comunque girare e socializzare con gli altri cani. Ciò incoraggerà un'interazione più sana.

Pensate a quando vi incontrate con gli amici al bar. Di solito non andate al bar per chiacchierare e bere qualcosa quando siete tutti eccitati, pronti per andare a ballare o a fare jogging, vero? No. Ci andate magari dopo la palestra, dopo il lavoro, dopo essere usciti la sera, quando siete calmi e vi volete rilassare. È in quei momenti che vi piace ) stare con i vostri amici in una situazione sociale sana per tutti. Per i cani è lo stesso. Più i cani al parco sono calmi, meno è probabile che si inseguano l'un l'altro. Meno si inseguono l'un altro, meno è probabile che si stuzzichino. E meno si stuzzicano, meno è probabile che scoppi una zuffa.

E al parco, non abdicate ai vostri doveri!

"Spesso il comportamento di un padrone al parco è sbagliato quanto la sua mancanza di preparazione prima di arrivarvi. Il padrone arriva al parco, libera il cane e poi passa il resto del tempo disinteressandosi completamente di lui, magari chiacchierando con gli altri padroni". Spesso infatti vede questo tempo come una possibilità per rilassarsi e dimenticare per un po' le difficoltà di avere un cane. Ma ricordate che essere un capobranco è un impegno a tempo pieno. Con questi presupposti quella del parco non può essere un'esperienza di branco soddisfacente per il vostro cane, perché viene lasciato completamente da solo, senza la guida del suo capobranco. Con questo non voglio dire che dovreste mescolarvi ai cani e non lasciare mai solo il vostro amico a quattro zampe. Intendo dire, però, che dovreste essere in allerta, non fermarvi in un posto, ma muovervi per il parco seguendo costantemente il vostro cane con la voce, il contatto visivo e l'energia calmo-assertiva.
Dovete tenere sotto controllo il suo linguaggio del corpo e distoglierlo all'istante da qualunque interazione che potrebbe portare a uno scontro.
Se il cane si comporta male oppure viene sfidato o maltrattato da un altro cane, non reagite con l'energia emotiva. Non alimentate comportamenti dominanti, di paura o aggressivi confortando il cane o accarezzandolo. Non lasciate che si nasconda dietro di voi. Ripulite sempre i bisogni del vostro cane e non perdetelo mai di vista!


"Se siete riusciti a stabilire il vostro status di capobranco, lui vi guarderà per cercare suggerimenti su come comportarsi."

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